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Sharon 14 Gennaio, 2020
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Opere teatrali: quando la letteratura è suscettibile alla rappresentazione scenica

Possiamo genericamente dire che un’ opera teatrale è una produzione letteraria redatta in forma di copione che viene interpretata da attori che danno vita ai suoi personaggi protagonisti, in parole povere altro non è che la rappresentazione su un palcoscenico di una storia vera o di fantasia come per esempio potrebbero essere Romeo e Giulietta, Così fan tutte o Amlèto.

Il copione generalmente viene sviluppato da un drammaturgo, che è responsabile di dare in un certo modo vita e pathos alle scene che si susseguono nell’opera che si sta rappresentando, ricorrendo per questo all’uso di pause, gesti molto marcati, effetti scenici e suspence per arrivare allo spettatore in modo più diretto provocando in lui improvvisi sbalzi di emozioni. Oltre ad essere fedele per quanto riguarda la mera riproduzione dell’opera scritta, la rappresentazione teatrale si impone infatti di rendere viva la storia raccontata ed i suoi protagonisti, creando nello spettatore forti emozioni e sbalzi improvvisi con brusche variazioni di carattere sonoro ed impattanti giochi di luci.

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Come si dividono le opere teatrali?

Generalmente una buona opera teatrale si suddivide in quattro o cinque parti fondamentali che danno un senso ben preciso al suo svolgimento ed al contesto in cui esso avviene.
E’ molto frequente l’utilizzo, da parte del drammaturgo che ne sviluppa i temi, di una esaustiva prefazione in cui si descrive il contesto storico, l’ambientazione geografica e socio politica, ed il contorno in cui appariranno poi i personaggi protagonisti; nel primo atto abbiamo la presa di contatto dello spettatore con i personaggi fondamentali dell’opera, e di solito è sempre molto leggero e di facile comprensione, per tenere vivo l’interesse.

Gli atti successivi sono quelli dove solitamentevengono stimolate reazioni ed emozioni nello spettatore, che inizia un processo di immedesimazione ed interazione con i personaggi mediante espressioni facciali e rimbrotti improvvisi, partecipando come fosse anche lui sul palcoscenico; e poi, a seconda del tipo di opera alla quale si sta assistendo, c’è il finale, che può essere tragico, comico, tragicomico, melodrammatico o, come nella maggior parte dei casi, felice e lieto.

Quanti tipi di opere teatrali ci sono?

Possono essere davvero tanti e svariati i temi e le caratteristiche di una buona opera teatrale, e per questo motivo si suole suddividerla in varie categorie per cercare di avere le idee più chiare;
troviamo infatti opere di teatro infantile, nelle quali ovviamente i personaggi saranno sicuramente divertenti e di carattere fiabesco per meglio catturare l’attenzione di un pubblico di bambini, opere di teatro di marionette, sempre di carattere fanciullesco e quindi tragicomico, ed ancora opere drammatiche, mimiche, melodrammatiche o musicali, dove (specie in queste ultime) gli attori cantano i loro copioni invece di parlarli e nelle quali una buona acustica ed arrangiamenti musicali molto ben curati contribuiscono ad un miglior esito.

Anche le rappresentazioni cosiddette ‘all’aria libera’, più comunemente conosciute come rappresentazioni di strada hanno poco a poco conquistato il loro spazio nel panorama delle opere teatrali; l’unica differenza è che non ci sarà nessun palcoscenico e nessun copione, e tutto sarà affidato alle capacità creative e di improvvosazione dei suoi personaggi e dei suoi autori.

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Tragicommedia: uno dei principali generi

La tragicommedia è, come suggerisce il suo stesso nome, un’opera drammatica che riesce a mescolare bene la comicità con lo stile tragico. Nata tra i secoli XVI e XVII, trova nel drammaturgo francese Pierre Corneille, e con lui ovviamente anche Molière e Racìne, i suoi esponenti di maggior rilievo.

L’Illusiòn comique e Le Gid dimostrano come possano convivere bene più generi classici nella nuova tragicommedia barocca; in Italia invece il genere tragicomico è da collocare temporalmente subito dopo l’era del manierismo, ed è maggiormente identificabile con il dramma pastorale. La sua definitiva codificazione avvenne poco a poco e trovò ufficiale riconoscimento nei trattati del poeta e drammaturgo italiano Giovan Battista Giraldi Cinzio verso la metà del sedicesimo secolo.

Opere teatrali famose nel mondo

Sono davvero tantissime le opere teatrali che almeno una volta nella vita andrebbero viste per apprezzarne la grande bellezza; Le Baccanti di Euripide è una di queste, e tratta il tema della follia e della certa e tragica fine a cui va incontro chiunque si opponga al volere degli Dèi, ma anche l’Amlèto di Shakespeare con la sua profonda analisi sui rapporti familiari, sulla corruzione, la pazzia e l’amore. Da non perdere sarebbe anche L’opera da tre soldi di Brecht in cui si evidenzia la cattiveria dell’alta borghesia in un ambiente di malavita nella vecchia Londra, ed anche Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov, in cui si racconta la società russa ed il lento declìno dell’aristocrazìa.

Emozionante e coinvolgente per un neofita che si accosta per la prima volta al mondo delle rappresentazioni teatrali potrebbe essere sicuramente anche Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, nella quale i sei personaggi principali sono alla ricerca di qualcuno che racconti la loro storia perché il loro autore si rifiuta di farlo, o anche La tragica storia del dottor Faust di Cristopher Marlowe, nella quale Faust stringe un patto col diavolo pur di avere in cambio la conoscenza.