Sono la fantasia e la creatività i due elementi imprescindibili per praticare bricolage a livello amatoriale, ovvero in casa propria e senza grosse pretese, questo è poco ma sicuro; il bricolage fai da te è un’attività molto in voga al giorno d’oggi, forse specialmente perché, visti i prezzi di qualsiasi oggetto, viene subito la voglia di provare a fabbricarsene uno per proprio conto risparmiando piuttosto che spendere soldi; questo vale un po’ per tutti gli oggetti più comuni che siamo abituati ad utilizzare specialmente in casa, con in testa alla classifica utensileria da cucina, accessoristica utile nella sistemazione della casa, oggetti di svago e divertimento, e tra questi anche gli strumenti musicali.
Sonagli, maracas, kazoo, chitarre, tutto si può fabbricare usando materiali riciclabili e senza nessun’altra spesa che non sia il tempo a disposizione e la pazienza, basta solo armarsi di forza di volontà e fare tanti tentativi finché non si riuscirà nell’intento; d’altra parte oggi quest’impresa risulta essere molto più facile rispetto al passato, oggi si va su youtube si digita ‘costruire uno strumento fai da te, tutorial’, e compaiono centinaia e centinaia di video-tutorial che guidano passo a passo verso la ‘fabbricazione casareccia’ di uno strumento musicale. Oggi cercheremo di capirne un po’ di più, magari facendo anche degli esempi esplicativi.
Come costruire strumenti percussivi e tamburi
In fin dei conti, le persone da che mondo è mondo hanno sempre costruito strumenti con le proprie mani utlizzando materiali naturali o comunque quello che si trovava a portata di mano, almeno questo è quanto ci insegna la storia. Pare che i primi strumenti musicali ad essere stati creati siano comunque stati quelli di carattere percussivo come sonagli e tamburi, e tutta quella categoria di altri strumenti definiti come raschiatori, che prevedono cioè lo strofinìo di un pezzo di legno (in molti casi un osso animale) su una serie di conchiglie o di piccoli sassolini di dimensioni diverse che emettevano suoni diversi.
Costruire un tamburo ad un bambino è un’idea semplice e perfettamente realizzabile in pochi passi senza spendere più che un paio di euro, il problema poi sarà esclusivamente per i timpani dei suoi genitori; si prende un vaso di fiori (ovviamente vuoto e rigorosamente in plastica), si taglia un palloncino colorato, e si fissa la sua gomma ai bordi del vaso stando attenti a non lasciare spazi scoperti…, detto e fatto. Per assicurarsi l’eterna amicizia del bambino poi, gli si potrebbe addirittura costruire uno xilofono in miniatura, fissando per esempio ad un telaio precostruito con due assi di legno, alcuni pezzi di battiscopa (anch’essi di legno) di varia lunghezza, magari precedentemente colorati con toni molto accesi.
Come costruire strumenti a fiato
Immediatamente dopo gli strumenti percussivi, la storia ci dice che, rispettando un ordine cronologico, sia stata la volta dei primi strumenti a fiato ad essere stati creati; flauti, ocarine e kazoo in cima alla lista; d’altra parte era anche logico immaginarselo se si pensa che milioni di anni fa non c’era null’altro che nartura e uomini, e che i materiali a disposizione erano solo ossa, pietre, rami, foglie, pelli animali.
Costruire uno strumento a fiato in modo pratico e casareccio, senza ovviamente avere grosse pretese ed aspettarsi chissachè non è affatto difficile, ed il procedimento da seguire è quasi sempre lo stesso, poi magari si può cambiare il suo aspetto esterno o la forma. Una canna di bambù, un taglierino ed una buona punta metallica arroventata è tutto quello che serve per fabbricare un flauto ‘fai da te’; si praticano cinque forellini nella parte superiore della canna, se ne fa uno un po’ più grande di forma rettangolare in corrispondenza della parte già smussata in precedenza e che fungerà da ‘beccuccio’, si inserisce un cartoncino nel beccuccio per far vibrare l’aria soffiata nel flauto, ed il flauto casareccio è bello e pronto!
Come costruire strumenti a corde
Sempre rispettando un certo ordine cronologico che ci è dato dalle testimonianze offerte dai vari reperti archeologici appartenuti alle varie ere preistoriche, la terza categoria di strumenti musicali ad essere stata creata dall’uomo è stata quella degli strumenti a corde, detti anche cordòfoni a pizzico; appartengono per esempio a questa categoria chitarre, mandolini ed arpe, ed anche in questo caso il procedimento per fabbricarne uno è identico, sempre poi a prescindere dalla forma che gli si vuole dare.
Il principio fondamentale di uno strumento a corde è quello di fare in modo che dei fili di nylon messi in tensione vibrino in prossimità di un qualcosa che funga da cassa armonica emettendo in questo modo suoni che vengono amplificati dalla cassa che li riceve. L’oggetto ‘casareccio’ che più si addice a fungere da cassa armonica per la nostra ‘chitarra fai da te’ è ad esempio la classica cassetta dei vini, una di quelle che, per intenderci, si regala o si riceve in regalo a Natale. Una volta praticato un foro centrale sulla cassetta e posti alle estremità della stessa alcuni chiodini ai quali fissarre le corde di nylon, non resta altro che tagliare un piccolo pezzo di legno per fare il ‘ponticello’ e rialzare un po’ le corde permettendo loro di vibrare… et voilà, è già pronta anche la nostra ‘chitarra fai da te’.